Concorso fotografico “CARTOLINA DEL BORGO FIORITO”

Regolamento

La ProlocoSviluppAgropoli organizza il concorso fotografico: “CARTOLINA DEL BORGO FIORITO”
Il concorso fotografico si inserisce nel contesto del concorso nazionale “Comuni fioriti”e nel
concorso locale “Borgo in Fiore” ( 1 Maggio 2018 – 28 Giugno 2018 ), al quale il comune di
Agropoli partecipa e patrocinia da diversi anni.
Il borgo medievale grazie a questa iniziativa ogni anno viene adornato da composizioni floreali
dagli stessi abitanti del borgo, rendendolo una location incantevole per i visitatori. Agropoli è una
città ricca di storia, architettura, ambiente e natura. E’ difficile apprezzare quello che uno ha
davanti ai propri occhi ed infatti sono le persone di passaggio che rimangono maggiormente
ammirate dalle bellezze che offriamo. Uno sguardo nuovo, più attento e curioso può aiutare tutti
ad apprezzare di più i luoghi in cui viviamo. Con le immagini prese da occhi e obbiettivi diversi
nascerà una maggiore consapevolezza delle bellezze di Agropoli. La finalità del concorso è la
promozione e valorizzazione del borgo fiorito di Agropoli attraverso i suoi tratti caratteristici:
scorci, balconi, finestre, strutture medievali.


Partecipazione e iscrizione
La partecipazione al concorso è GRATUITA e aperta a tutti senza alcun limite di età e provenienza.
Ogni partecipante può concorrere con una singola fotografia, in formato Jpeg con risoluzione
minima di 8 megapixel.
Il concorso inizia il 1 Maggio 2018 e si conclude il 24 giugno 2018 alle ore 24:00.
Le fotografie devono essere state scattate, a pena di esclusione, durante il periodo del concorso
Borgo in Fiore 2018 di Agropoli (area del centro storico).
L’invio delle immagini potrà avvenire esclusivamente in formato digitale:
il file immagine dovrà essere nominato nel seguente modo: nome_cognome. jpg
(es. mario_rossi.jpg) e inviato all’indirizzo: cartolinadelborgofiorito@gmail.com entro e non oltre
il 24 giugno 2018 alle ore 24:00 ( fa fede l’orario di invio).
Non verranno accettate fotografie con logo, marchi, firme, segni distintivi di qualsiasi genere.
Nell’oggetto della mail dovrà essere riportata la frase “Concorso Fotografico CARTOLINA DEL
BORGO FIORITO” e dovrà essere inoltre allegata la scheda di partecipazione ( allegato A )
debitamente compilata in ogni sua parte e firmata in modo leggibile e un documento di
riconoscimento in corso di validità, pena esclusione dal concorso. Ogni utente potrà iscriversi una
sola volta. Nel caso in cui risulti che un utente abbia inoltrato più iscrizioni al concorso,
eventualmente utilizzando anche diverse credenziali, e risulti assegnatario di uno o più premi, lo
stesso sarà escluso dal concorso e non avrà diritto all’assegnazione di alcun premio, che verrà
assegnato al primo concorrente successivo situato nella graduatoria stabilita dalla votazione
online.

Con l’iscrizione al concorso i concorrenti autorizzano il Soggetto Promotore alla pubblicazione sul
proprio sito e pagina dei seguenti dati personali: nome, cognome, e città di residenza.
Il Soggetto Promotore si riserva di comunicare all’utente, qualora alcune opere dovessero risultare
offensive della morale corrente, o comunque lesive dei diritti altrui, tendenziose, diffamatorie,
oscene, volgari, calunniose, razziste, immagini che costituiscano una forma di pubblicità a qualsiasi
attività commerciale non inerente il tema proposto, contrarie al pubblico pudore e alle norme
sulla privacy, o comunque non congruenti con lo spirito del concorso.
La scheda di iscrizione al concorso implica la piena conoscenza ed incondizionata accettazione del
presente Regolamento.

Le fotografie dovranno avere come oggetto: scorci, balconi, finestre, portoni, monumenti,
“FIORITI” del borgo medievale di Agropoli.
Utilizzo delle immagini digitali pervenute
I partecipanti, nel momento stesso in cui trasmettono i propri lavori, autorizzano gli organizzatori,
a riprodurre e utilizzare, a titolo gratuito e senza limiti di tempo, tali opere nei diversi media, per il
perseguimento dei propri scopi istituzionali o per altre iniziative, per la produzione di materiale
informativo, pubblicitario, promozionale, editoriale, per la promozione delle iniziative istituzionali
proprie o di enti terzi e comunque ogni volta che gli organizzatori lo ritengano necessario, citando
sempre il nome degli autori delle immagini e in ogni caso senza scopo di lucro.
Partecipando al concorso i concorrenti garantiscono: di essere unici ed esclusivi autori delle
immagini inviate e che tali immagini non sono state pubblicate su riviste o cataloghi; di essere
interamente titolari dei diritti d’autore (copyright) delle opere presentate; di essere in possesso
delle adeguate liberatorie dalle eventuali persone e/o cose riconoscibili ritratte nelle fotografie
presentate (con particolare attenzione ai minori) e sollevano l’organizzazione del concorso da
qualsiasi conseguenza dovesse derivare dalla pubblicazione e/o utilizzo del materiale in violazione
di diritti di terzi ai sensi del D.Lgs. 196/03.

Commissione giudicatrice
L’assegnazione dei premi avverrà a insindacabile giudizio della commissione giudicatrice composta
da:
– Un delegato della Proloco SviluppAgropoli
– L’Assessore o delegato alla cultura del Comune di Agropoli
– Specialista in ambito fotografico
Criteri di valutazione
La commissione valuterà le immagini inviate senza conoscere il nominativo dell’autore.
La commissione opera con autonomia di giudizio ed esamina i lavori presentati dai candidati
assegnando i premi secondo il suo giudizio tecnico e culturale e in base ai seguenti criteri:
– aderenza al tema proposto;
– qualità tecnica e artistica anche in relazione a ciò che il contenuto dell’immagine vuole
comunicare;
– originalità e impatto emotivo.
Il giudizio della giuria è inappellabile.

Premi
Il concorso prevede come premio al primo classificato:
Fotocamera Canon EOS 1300D da 18 Megapixel con Obiettivo EF-S DC III 18-55 mm
Ai primi tre classificati sarà consegnata una targa di premiazione.
Inoltre le foto dei primi 5 classificati saranno utilizzate dal Comune di Agropoli nel Concorso nazionale “Comuni fioriti” citando l’autore dell’opera.
La premiazione è prevista il 28 Giugno 2018 alle ore 18:00 presso la Piazzetta della Madonna di Costantinopoli, nel centro storico di Agropoli.
Dal giorno seguente la premiazione saranno pubblicati i nomi dei vincitori sul sito della ProlocoSviluppAgropoli e sulla pagina Facebook della stessa.
I vincitori, se non presenti alla premiazione, saranno contattati tramite e-mail e invitati a recarsi presso la sede della ProlocoSviluppAgropoli in via Pio X ad Agropoli per ritirare i premi entro 30
giorni dalla premiazione.

SCARICA IL MODULO DI ADESIONE AL CONCORSO FOTOGRAFICO

 

AGROPOLI LA PASSIONE DI CRISTO

LA PASSIONE DI CRISTO
Dopo molti anni di assenza sul territorio agropolese con il patrocinio morale del Comune di Agropoli, La parrocchia SS Pietro e Paolo, La Pro Loco SviluppAgropoli, il Forum dei giovani di Agropoli, l’Associazione Aretè, Azione cattolica ripropongono con una riedizione “La Passione di Cristo” vivente. Evento ricco di cultura e tradizione, centinaia di figuranti daranno vita alla rappresentazione con momenti alternati di canto e recitazione guidando i visitatori in un viaggio attraverso il quale sarà possibile rivivere la sofferenza e l’agonia di Gesù Cristo culminanti nella sua crocifissione. La Passione si svolgerà con un percorso itinerante nel bellissimo scenario del Centro Storico di Agropoli. Il tutto avrà inizio in P.zza Costantinopoli con l’entrata di Gesù a Gerusalemme; in P.zza Umberto I con il Palazzo di Caifa; all’interno della Chiesa SS Pietro e Paolo si terrà l’Ultima Cena e nello spazio retrostante la Chiesa patronale avrà luogo l’orto degli Ulivi; nel Castello Angioino Araganose vi saranno i processi che condannarono Gesù (Sinedrio – Ponzio Pilato); la Flagellazione; seguirà il Calvario verso la crocifissione che avrà luogo nel fossato del Castello. L’evento si concluderà con la Resurrezione.

locandina la passione di cristo

AGROPOLI LA CORRIDA

LA CORRIDA DI AGROPOLI – DILETTANTI ALLO SBARAGLIO
La terza edizione della Corrida di Agropoli rientrante a pieno titolo nella programmazione della 45° edizione del carnevale di Agropoli si ispira al famoso talent show “La corrida – Dilettanti allo sbaraglio”, è una sorta di arena dove i concorrenti si affronteranno in una serie di esibizioni tra le più disparate. Gli spettatori potranno portare con sé qualsiasi genere di strumentazione per esprimere il proprio parere sulle esibizioni allo scoccare del verde semaforico. La manifestazione avrà luogo presso il Palazzetto dello Sport e vedrà protagonisti massimo 15 concorrenti, ciascuna esibizione sarà soggetta a due giurie (popolare e tecnica) che si occuperanno di premiare le migliori 3 esibizioni.

locandina LA CORRIDA 2016

AGROPOLI. IL PRESEPE VIVENTE

PRESEPE VIVENTE
Il Presepe vivente, rientrante a pieno titolo nelle tradizioni del popolo agropolese, appare tutt’oggi una delle manifestazioni più suggestive del periodo natalizio, unendo alla tradizione cristiana la partecipazione delle persone. Evento ricco di cultura e tradizione, centinaia di figuranti daranno vita all’evento guidando i visitatori in un viaggio attraverso il quale sarà possibile rivivere la Natività e le scene quotidiane dell’epoca. Lungo il percorso, che attraversa i vicoli del centro medievale, sarà possibile ammirare e conoscere gli antiche mestieri, scoprire i mercatini e le locande, degustare prodotti tipici della tradizione natalizia locale. La novità del presepe vivente 2015/2016, sarà l’attenzione particolare al ruolo attivo svolto dai giovani del territorio, i quali valorizzando le risorse umane, enogastronomiche e folcloristiche locali, saranno autori e protagonisti dell’evento. Sarà previsto un allestimento logistico che seguirà accorgimenti scenografici riproduttivi delle scene di vita quotidiane del tempo storico di riferimento, il tutto arricchito da abiti dell’epoca.
Le scene prevederanno momenti alternati di canto, ballo e recitazione, uniti alla suggestione di effetti luminosi e sonori. Saranno riproposte altresi’ degli scenari agresti attraverso la presenza di animali rievocativi della tradizione bucolica del tempo. Impossibile mancare.

 

presepe vivente agropoli 

 

AGROPOLI LA LUNA E I FALO’ – PARTE II

La Luna e i Falò

una lunga notte di meeting musicale,balli, esibizioni esilaranti di Artisti di Spiaggia,band,dj,voice… Un vero e proprio spettacolo sulla spiaggia che faranno da cornice a un territorio favoloso come Agropoli, aspettando il Gran falò di Ferragosto alla luce della luna…Tutto questo sulla splendida spiaggia del Lungomare San Marco di Agropoli presso il lido “Il Raggio Verde”…Un’atmosfera magica dove le tradizioni popolari e l’arte concepita nelle sue varie forme (pittura estemporanea, scultura, artigianato , body painting ecc.) divengono espressione di cultura e promozione territoriale.
INGRESSO GRATUITO – Postazione tende ( prenotazione obbligatoria) –

Non Fartelo Raccontare !!!

 

la luna e i falo' locandina.cdr

Agropoli

GEOGRAFIA FISICA

Territorio importante centro costiero situato nel Cilento, alle porte occidentali del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sul mar Tirreno all’estremità meridionale del golfo di Salerno ed a sud della piana del Sele.

agropoli porta

STORIA

AGROPOLI deriva il proprio nome dalla posizione geografica, una “città alta” su un promontorio a picco sul mare.Secondo alcuni archeologi potrebbe essere l’antica acropoli di Paestum,difatti si ipotizza la presenza di un tempio dedicato a Poseidone. In età romana sul litorale dell’attuale S. Marco si sviluppò un borgo marittimo chiamato ERCULA, i cui abitanti, nel corso del V secolo, furono costretti a ritirarsi sul prospiciente promontorio per le incursioni dei Vandali provenienti dall’Africa. Nel VI secolo durante la guerra greco-gotica (535-553) i Bizantini ebbero la necessità di avere un approdo sicuro e protetto a sud di Salerno e, pertanto, fortificarono questo sito. Alla fine del VI secolo, l’invasione longobarda costrinse il vescovo di Paestum a rifugiarsi ad Agropoli, che divenne sede di vescovado e centro principale dei superstiti territori bizantini della Lucania tirrenica. Agropoli rimase in mano ai Bizantini fino all’882, quando la cittadina cadde in potere dei Saraceni, che vi si stabilirono creando una base fortificata dalla quale partivano per depredare le popolazioni circostanti. Nel 915 i Saraceni furono sconfitti e tornò sotto la giurisdizione dei vescovi, che in quel periodo avevano stabilito la loro sede a Capaccio.Agropoli subì poi l’avvicendamento dei Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi.Dal 1660 al 1806 il feudo di Agropoli appartenne ai Sanfelice, nobile famiglia napoletana che si unì ai Delli Monti. Le incursioni barbaresche del XVI e XVII secolo spopolarono il territorio al punto da ridurne gli abitanti a solo qualche centinaio. Durante il dominio napoleonico da Agropoli partirono sanguinose azioni contro il brigantaggio della zona.

CULTURA, MONUMENTI E LUOGHI DA VISITARE

L’abitato è sormontato dal centro storico, che conserva il centro antico, gran parte delle mura e il portale seicentesco. Il centro storico è di forte richiamo turistico. Lungo le numerose stradine e tra i monumenti, vi sono negozi, bar e locali che servono i piatti del luogo, tra cui la pizza agropolese, servita in un cesto di vimini. Vi si accede attraverso la caratteristica salita degli “scaloni”, uno dei pochi esempi di salita a gradoni e la porta monumentale, ben conservata.

LA PORTA: ha due aperture; sulla destra della porta principale ce n’è una, secondaria, ad arco ribassato, aperta agli inizi del XX secolo; tra le aperture è visibile una feritoia che permetteva la vigilanza e la difesa.

La porta è sormontata da cinque merli, due dei quali sostengono altrettante palle di pietra. Le palle, alternate con altre di cemento e una croce di ferro indicante l’anno 1909, ricordo delle sacre missioni, decorano il parapetto sul ciglio della rupe. Al di sopra della porta principale si nota lo stemma marmoreo dei Duchi Delli Monti Sanfelice, ultimi possessori feudali della città (lo stemma originariamente decorava l’ingresso del Castello).

L’imponente stemma marmoreo è sovrastato da una corona rovinata ed è rifinito in basso da un mascherone. Il campo principale ha forma di scudo ed è suddiviso in due parti dove sei oche sono unite in due gruppi di tre (in alto allineate, in basso riunite in triangolo), originario emblema dei Sanfelice, e una croce, che era il simbolo della famiglia estinta Delli Monti. La porta è parte integrante della cinta muraria, costruita in pietra locale e composta da due bracci, uno meridionale e uno settentrionale che si imperniano sul Castello e si concludono sullo strapiombo della “Rupe”, difesa naturale dagli invasori.

Gli scaloni: Il borgo antico è raggiungibile a piedi percorrendo la caratteristica salita degli “scaloni”, per secoli unica via d’accesso al borgo e oggi uno dei pochi esempi di salita a gradoni, caratterizzati da gradinate larghe e basse, sopravvissuti alle esigenze del traffico veicolare, che altrove ne hanno determinato il livellamento. Per la poca popolazione locale residente sul promotorio storico vi è una strada secondaria retrostante, carrabile, e per un tratto, quello finale, a traffico limitato.

Il muro di protezione degli scaloni è ornato da merli con estremità sferica che richiamano i merli della porta ed una croce di ferro indicante l’anno 1909, ricordo delle sacre missioni.

IL CASTELLO ANGIOINO ARAGONESE: A pianta triangolare e con tre torri circolari, si erge sul promontorio incastrandosi come un vertice nell’interno dell’area del borgo antico, mentre la base si protende fuori del nucleo abitato, come fortificazione avanzata sul versante collinare dal pendio più dolce e più esposto agli assalti. Attorno alle mura del castello si trova un fossato largo e profondo, ora distinguibile sul lato verso il borgo, mentre è quasi scomparso il dislivello sul lato orientale a causa dei lavori agricoli e dei cedimenti del terreno avutisi nel corso dei secoli. Il castello presenta l’aspetto assunto dopo le ristrutturazioni d’età aragonese (XV secolo d.C.) che devono aver notevolmente ampliato l’originario impianto, a forma triangolare. L’interno del castello è occupato dalla piazza d’armi e da edifici addossati sui lati settentrionale e orientale. La piazza, oggi adibita a giardino e a teatro all’aperto, non è frutto di un riempimento artificiale, ma poggia sulla roccia inglobata a suo tempo nelle mura del castello, mentre sul lato settentrionale si trova la “Sala dei francesi”, così chiamata a ricordo della sosta del drappello delle truppe francesi nel periodo napoleonico. Il castello di Agropoli è legato a due personaggi: Luisa Sanfelice, personaggio minore della rivoluzione napoletana del 1799, la cui vicenda umana ispirò il romanzo di Alexandre Dumas (padre), La San Felice, e la scrittrice francese Marguerite Yourcenar, che lo menzionò nel racconto “Anna, soror”.

Il castello di Agropoli è legato a vari personaggi:

Luisa Sanfelice, nata a Napoli nel 1764 sposa di Andrea Sanfelice, che più volte dimorò nel Castello, , la quale morì condannata alla decapitazione per aver svelato la congiura contro la Repubblica organizzata dai fratelli Baccher.

Marguerite Yourcenar, scrittrice francese, tanto affascinata da questo luogo da ambientarvi il racconto “Anna, soror”.

Giuseppe Ungaretti, che visitò il Cilento all’inizio degli anni trenta del XX secolo e che ritrasse magistralmente Agropoli nel volume “Mezzogiorno”.

Attualmente il Castello è visitabile gratuitamente tutto l’anno ed è sede di importanti eventi culturali.

 

IL FARO PUNTA FORTINO: L’altezza della luce, a due lampi bianchi con intermittenza di 6 secondi, è posta a 10 metri su un fabbricato quadrato ad un piano.

La torre, in stile veneziano, fu costruita nel 1929, è visibile dal lungomare ed è posto sull’estremità del centro storico delimitando il limite della Rupe. le torri: La presenza di torri fortificate sulla costa di Agropoli, come del resto lungo l’intera costa tirrenica meridionale, è collegata alla minaccia costituita dalle scorribande dei pirati. A seguito dell’ordine generale di costruzione di una catena ininterrotta di torri costiere, emanato nel 1564 dal viceré spagnolo don Pedro de Toledo, iniziano a sorgere lungo la costa che da Agropoli giunge aSapri torri di avvistamento nei punti strategici. A seguito di quest’ordine verrà rafforzata la Torre di San Marco, di forma circolare, all’epoca esistente, cui si affiancherà la Torre di San Francesco, costruita su un’alta sporgenza a picco sul mare, poco più a sud del promontorio sovrastato dal Castello.

Posto accanto al convento francescano qui sorto fin dal 1230, questa torre, di forma quadrangolare, risultava in posizione strategica, comunicando a Nord col Castello e con la Torre di San Marco, mentre a Sud con la torre costruita a Trentova e con quella di Punta Tresino (rientrante nel territorio del comune di Castellabate). Di oggi restano ruderi.

 

LA FORNACE: La data dell’inaugurazione risale al 1880, fu l’ingegner Vincenzo Del Mercato ad avere l’idea di una fornace per la produzione di mattoni. Dopo accurate ricerche, si optò di costruire la fornace in località Campamento, a pochi passi dal Fiume Testene, in quanto qui c’erano giacimenti di argille plastiche. La lavorazione consentiva molti tipi di mattoni, quali rex, tegole, cannocchiali, proveri, quattro fori, tre fori.

Il Palazzo Civico delle Arti e il Museo archeologico

Il Palazzo Cirota, sito in via Pisacane, è oggi la sede del Palazzo Civico delle Arti della Città di Agropoli. Costruito nel 1892 come residenza estiva della famiglia Cirota – benestante famiglia cilentana – ha cambiato più volte utilizzo nel corso degli anni fino a divenire – nel 2011 – il “Palazzo Civico delle Arti” quale struttura espositiva dedicata all’archeologia e all’arte.

Il Palazzo Civico delle Arti ospita al pian terreno il museo archeologico, visitabile gratuitamente tutto l’anno, con una ricca sezione archeologica che illustra, già a partire dalla prima sala, la storia della colonizzazione, dell’evoluzione e dei traffici commerciali dei popoli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. I reperti archeologici qui conservati illustrano la storia del territorio agropolese. La sezione dei corredi funerari lucani del IV secolo a. C. ne è l’esempio. I corredi sono riconducibili alla bottega del famoso ceramista pestano Assteas, come attestato dal Cratere e dal Lebes Gamikos provenienti dalla famosa tomba a camera dipinta a doppia deposizione -maschile e femminile- proveniente dalla località Contrada Vecchia di Agropoli.

L’ultima sala documenta la fase tardo-antica che visse questo territorio, riscontrabile grazie ai materiali rinvenuti nella necropoli situata nella località San Marco di Agropoli. Particolarmente rilevanti sono il sarcofago in marmo italico risalente al III secolo d. C., ornato da un bassorilievo di pregevole fattura rappresentante scene riferibili al culto di Dioniso, e l’epigrafe su pietra tombale del V secolo d. C., primo documento attestante l’inizio del culto cristiano in questa zona.

Al primo piano del Palazzo Civico delle Arti, un’ area espositiva è dedicata all’arte: mostre di pittura, scultura, fotografia, si alternano con regolarità durante tutto l’anno e viene utilizzato per importanti convegni e manifestazioni socio-culturali

LA BAIA DI TRENTOVA prende il nome dallo scoglio omonimo. Il nome deriva dal fatto che secondo la leggenda furono trovate nelle grotte sotto la roccia trenta uova di gabbiano o di tartaruga marina. Qui si trovano bar, lidi ed attrezzature turistiche. Accanto alla baia di Trentova c’è una piccola baia detta di San Francesco, dal nome del monastero sovrastante e dallo scoglio sito in mezzo al mare, riconoscibile per la croce posta sull’estremità superiore. Verso nord si estende una lunga spiaggia attraversata da diversi torrenti che arriva alla zona archeologica di Paestum.

Per il quinto anno consecutivo la città di Agropoli è Bandiera Blu.

 

Le Chiese

La chiesa Madonna delle Grazie è ubicata nel centro cittadino, non si conosce con esattezza l’anno della sua costruzione, ma probabilmente risale al 1600. In origine era una piccola cappella isolata nell’agro ed era intitolata a “Santa Maria del Pozzo” per la vicinanza ad una cisterna naturale dalla quale si attingeva l’acqua. Nel 1951 furono avviati i lavori di ampliamento e nel 1954 venne riconosciuta la nuova parrocchia dedicata a “Santa Maria delle Grazie”.

La chiesa della Madonna di Costantinopoli dall’alto del promontorio domina sulla città e sul porto turistico. La sua esistenza è documentata a partire dal 1583, quando si accerta nella stessa la presenza di una confraternita. Sul frontone della chiesa campeggia la scritta “Ave Stella Maris” che fa riferimento all’antico inno gregoriano inserito nella liturgia delle ore: nella tradizione occidentale il nome “Maria” è stato tradotto in “Stella del mare”. L’edificio è a navata unica con annesso campanile. Diversamente da tutte le altre, la statua della Madonna presenta una caratteristica unica: coerentemente con l’origine orientale del culto, infatti, la Vergine regge il Bambino sul braccio sinistro secondo la tradizione iconografica bizantina. Nell’adiacente palazzo si trova riutilizzata nella muratura un’epigrafe di grande importanza storica EP(iscopu)S † [L]EONARDUS D(ominus) N(oster) (Il Vescovo Leonardo nostro signore), che testimonia la probabile sepoltura ad Agropoli di Leonardo, vescovo della diocesi pestana.

La Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo è di sicure origini tardo antiche, ad essa si possono connettere sia la tradizione dell’approdo di San Paolo in una località agropolitana, sia la figura stessa di San Pietro che fu pescatore come molti degli abitanti del borgo antico. Negli anni scorsi, durante delle opere di restauro, furono rinvenute antiche colonne e reperti d’epoca greco-romana e medievale, oggi visibili ai visitatori. L’interno è a navata unica con coro, pulpito e confessionali. La posizione centrale nell’assetto viario del paese e l’immediata vicinanza del castello ne indicano il valore di fulcro urbanistico religioso.

La Chiesa di S. Maria della Pietà o dell’Addolorata risale al 1583, ed essendo sede della Confraternita dei Sette Dolori prese anche il nome dell’Addolorata.